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Con cinquantadue centesimi, una persona può cambiare in un attimo il proprio percorso di vita? È quello che Alida paga all'Ufficio Anagrafe per ritirare i documenti atti a "terminare" ventiquattro anni di matrimonio. Siamo a fine settembre e la decisione arriva dopo una sorta di "cammino" spirituale e mentale. È un periodo difficile, fatto di dubbi, tormenti e ripensamenti continui. È una decisione sofferta, anche perché, fino a quel momento, sembrava che il mondo girasse attorno a uno dei tanti paesini sparpagliati nella campagna cremonese. Alida vi era nata e cresciuta e, da come si erano messe le cose, avrebbe dovuto rimanerci incondizionatamente con il marito; invece, alla soglia dei cinquant'anni si ritrova in una morsa esistenziale costruita, per assurdità, anche con le proprie mani. Amore e dedizione per la famiglia sono diventati un pericoloso boomerang e, appena se ne rende conto, chiede più volte aiuto al marito. Avendo in risposta un silenzio assordante, cerca sostegno al di fuori della famiglia, trovandolo nella figura di un libero professionista.